
Wunderkammer, la mia camera delle meraviglie
Wunderkammer è una espressione tedesca che indica particolari ambienti nei quali, tra il Cinquecento e il Settecento, i collezionisti erano soliti conservare le loro raccolte. Raccolte costituite da oggetti straordinari, curiosi e rari.
Nella mia “camera delle meraviglie” sono custoditi chilometri di seta.. i miei carré.
I foulard che io raccolgo sono vintage:
- Emilio Pucci fino ai primi anni Novanta;
- Gucci nelle stampe che ha realizzato Vittorio Accornero per più di vent’anni fino al 1981;
- Hermès nelle stampe “uniche”, quei disegni che hanno avuto un solo anno di edizione.
Non disdegno certo carré Hermès 90×90 cm vintage, ma replicati nel corso degli anni e nemmeno le stampe moderne. Nel mio armadio ci sono decine di foulard di vari formati e tessuti anche di altre maison o di Emilio Pucci degli anni Duemila. Forse, ormai, quelle sono una raccolta a sé, una collezione che va di pari passo con quella racchiusa nella mia Wunderkammer. In effetti, il collezionismo è un fatto istintivo, il desiderio di un oggetto che abbia (per chi lo raccoglie) un valore e dia piacere.
Non condannate il collezionista se sa essere disperatamente noioso e monotono; concentratevi nella luce che ha negli occhi mentre vi parla di quell’oggetto e assaporate la sua energia, il suo entusiasmo.
Ricordate che:
Il collezionista si muove in una zona sospesa tra il visibile e l’invisibile, dal momento che la collezione è qualcosa che vive di vita propria, entità mossa da forze oscure e inconoscibili.
(Marco Belpoliti)