Il fascino della Laguna di Venezia
Qualche giorno fa ho girato per Venezia in solitudine. Si tratta di un fatto più unico che raro: visito spesso quella città, per lavoro o per turismo (come ho raccontato qui), ma quasi sempre in compagnia.
Nel 2018, uno studio realizzato da Airbnb ha mostrato come Venezia sia la città del mondo (tra le nove regine del turismo analizzate) ad avere subito il fenomeno dell’overtourism o “sovraffollamento turistico”. In Laguna si contano 73,8 turisti per abitante fra centro storico e terraferma.
Di questi 71,8 fanno turismo in maniera bulimica. Si scattano un paio di selfie, comprano qualche souvenir con scritto I love Pasta e tornano a casa.

Io, invece, a Venezia quando sono sola, se ho modo, mi perdo. Cammino senza meta, finendo in diversi vicoli ciechi. Vicoli che, in realtà, ciechi non lo sono affatto. Sono strade che semplicemente finiscono, si annullano aprendosi su un canale.
Come faccio a godermi Venezia quasi deserta, a concedermi questo lusso?
Sfuggire alla folle di turisti che i vaporetti, instancabili, scaricano in piazza San Marco: è questo il segreto.
Ora ve lo svelo.

Visitare la città in inverno o all’alba della primavera. Sono pochi i temerari che si addentrano in Laguna in questa stagione. Sono i turisti più coraggiosi e gli amanti di Venezia, come me.
Se possibile, prendersi un giorno tutto per sé a metà settimana. Si riduce drasticamente la quantità di gente in città.

Tutte le strade portano a Roma a Venezia si può tradurre con Tutte le strade portano a San Marco. Se non sapete dove siete finiti, basta che alziate lo sguardo e troverete una freccia che vi indica la direzione “per Rialto”, “per San Marco”, etc… insomma, alla fine perdersi è impossibile!
Quando il sole tramonta, gran parte della gente improvvisamente scompare, come fagocitata nei vaporetti o cullata dai taxi sul Canalgrande.

A questo punto la magia di Venezia salta fuori tutta. In silenzio e senza fretta si va verso la stazione -o si torna a prendere la macchina, la strada è la stessa. L’umido si confonde con la luce dei lampioni, che sembra evaporare nella notte.

La sola compagnia è il ritmo regolare del nostro passo. Siamo noi e Venezia. Venezia segreta.