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Manolo Blahnik tra le statue classiche del Sir Soane’s Museum |
Si sa, è cosa nota: la Moda e l’Arte vanno di pari passo, si prendono a braccetto, si alimentano e complimentano vicendevolmente…e, nel dirlo, penso ai magniloquenti ritratti di Bronzino, che nella resa lenticolare di sete e velluti riassume sì l’aristocratica eleganza dei suoi effigiati, ma offre anche un emozionante spaccato della moda nella Firenze cinquecentesca.
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ÉlisabethVigée-Le-Brun, Maria Antonietta con la Rosa, 1783 Castello di Versailles |
Mi piace figurarmi Eleonora di Toledo che accarezza le maniche dell’abito che Agnolo le dipinge addosso, così come adoro immaginare Maria Antonietta intenta a creare la combinazione piume-pizzi su cui far lavorar ÉlisabethVigée-Le-Brun… o il Colonnello William Gordon, in viaggio a Roma, che sistema le pieghe del tartan da far “ritrarre” a Pompeo Batoni.
Potrei andare avanti kilometri di testo, con queste mie fantasie, ma vado oltre e arrivo a OGGI.
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Pompeo Batoni, Il Colonnello William Gordon, 1765-1766 Castello di Fyvie |
Magia perché la moda può essere arte e certi stilisti possono essere maghi. E, nel dire ciò, ammetto che ho ben poco chiare le fondamenta del discorso: penso di esser l’unica a non aver mai visto un intero episodio di Sex and the City. Non spicco tra le file di fashion victim; preferisco perdermi tra gli scaffali di una libreria, che affondare le mani tra i cachemire di un bel negozio di abbigliamento… e capisco molto poco sulla tendenza della vita dei pantaloni e mi interessano ancor meno i colori stagionali. Ma le settimane della moda e le riviste di moda, alla fine della faccenda attirano l’attenzione di tutti e nessuno ne esce illeso, nemmeno io, che talvolta mi sorprendo a sfogliare un <> o a sbirciare le sfilate di Moschino su internet, nel (vano) tentativo di coglierne il senso. Ma divertendomi molto, lo ammetto.
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L’ingresso del Sir John Soane’s Museum a Londra |
Al numero 13 di Lincoln’s Inn Field, a Londra, sorge un museo, anzi una casa-museo che è frutto della passione collezionistica di uno degli architetti anglosassoni più importanti, John Soane (Reading, 1753 – Londra, 1837), che seppe coniugare il neopalladianesimo imperante in Gran Bretagna con il più “moderno”neoclassicimo di matrice italiana. Egli affiancò a importanti progettazioni e a commissioni di rilievo, una cultura antiquaria profonda e un forte interesse per l’arte; nel corso degli anni raccolse una biblioteca ricchissima -quasi 7.000 volumi- e una incredibile collezione di dipinti, incisioni, bronzi antichi, etc…
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Londra, Sir John Soane’s Musem, interno
fonte http://www.londraweb.com
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Non son i soliti tacchi vertiginosi, i lacci kilometrici o le cuciture speciali che Manolo riserva alle sue donne. E nemmeno si tratta delle calzature dai toni pastello che ha disegnato per la Regina di Francia -sono sue le scarpe indossate da Marie Antoniette nel 2006!
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Sex and The City |
Manolo Blahnik ha, come sempre, giocato con i particolari, come sempre per una collezione che è tutta accostamenti di colori e di materiali. Questa volta forme potenti e monumentali. Scarpe statuarie.
Questa volta niente tacco e niente inganno.
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http://www.gq-magazine.co.uk |
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